VODAFONE ShopOnLine: non comprare!!!
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Vedersi riconoscere il “diritto di recesso” sancito dalla legge per cautelare gli acquisti on-line è troppo spesso un’impresa, come confermato da una recente indagine dell’associazione “AltroConsumo”, che lamenta “Scarsa assistenza post-vendita in caso di guasto e poca trasparenza sui diritti. Se poi cambiate idea per ottenere il rimborso dovete avere la pazienza di un santo e non sempre riportate a casa tutti i soldi spesi.”. L’inchiesta promuove a pieni voti solo UNIEURO e MEDIAWORLD su un campione di 19 siti di vendita on-line. Anche un’azienda dal nome blasonato (sin troppo) come VODAFONE non smentisce questa scarsa attenzione ai diritti dei suoi utenti-consumatori, come testimoniato dalla esperienza personale che descrivo in breve a vantaggio di coloro che fossero intenzionati ad acquistare dal negozio on-line del gestore telefonico.
In data 30 settembre 2007 acquisto un cellulare sul sito VODAFONE www.190.it, e nei giorni successivi invio la raccomandata A/R per esercitare il diritto di recesso, ricevendo puntualmente la cartolina postale di ritorno firmata dall’incaricato VODAFONE. Trascorre inutilmente un mese e mezzo tra telefonate al servizio clienti 190 ed e-mail inviate allo ShopOnLine, ma che non portano ad alcun risultato. Decido allora di rivolgermi alla associazione dei consumatori ADUC, che mi sento di consigliarvi anche per la cortesia e celerità delle risposte, e scarico dal sito (www.aduc.it) il modulo per la “messa in mora” della controparte, che compilo ed invio alla VODAFONE e, p.c., alla ADUC: il risultato? Nel giro di una circa settimana la VODAFONE si prende il fastidio di telefonarmi per ben 3 volte, di cui l’ultima, di sabato pomeriggio, a casa (avevo dimenticato di attivare la suoneria del cell), per scusarsi del fatto che avevano appena ricevuto la mia raccomandata (falso …) e rassicurami che il recesso era stato accolto, e che quindi avrebbero provveduto a restituirmi l’importo speso: potenza delle minacce! In data 1 dicembre ricevo una nota di credito che conferma la decisione di restituirmi il denaro, e penso che la disavventura sia finalmente in via di conclusione. Ma passano i giorni e le settimane, e dei soldi neanche l’ombra, così riprendo a telefonare al 190, dove cominciano a recitarmi, sia pur con modi gentili, un nuovo ritornello: tutto OK, il recesso è stato accettato, ma c’è un periodo di 50 gg entro il quale possono restituirmi i soldi (la legge mi pare ne preveda molti di meno). Aspetto pazientemente, ma ormai anche il 50° giorno è scaduto, senza soldi. Ho mandato una nuova lettera di “messa in mora” intimando di restituirmi l’importo dovuto entro pochi giorni, trascorsi inutilmente i quali dovrò procedere legalmente rivolgendomi al Giudice di Pace.
La morale? Un caloroso e disinteressato avvertimento: non effettuate acquisti on-line dalla VODAFONE!!!.